domenica 29 giugno 2008

Tokyo Godfathers

Tokyo Godfathers





Questo è uno di quei film che difficilmente lasciano indifferenti, vuoi per la tecnica narrativa e visiva, vuoi per la storia, favolistica ma allo stesso tempo cruda e veritiera.

Tre senza tetto molto fuori dall'ordinario trovano nella spazzatura una bambina, decidono così di ritrovarne i genitori per capire il motivo dell'abbandono. La cosa più ovvia, rivolgersi alla polizia, viene scartata quasi subito per l'insistenza di Hana, l'homeless omosessuale del gruppo che ha sempre desiderato avere un figlio, abbandonato a sua volta dai genitori in tenera età.

Ognuno dei protagonisti compie un viaggio interiore, e non solo fisico, ognuno ha i suoi fantasmi i suoi tormenti da affrontare:
Hana passa la maggior parte del film a ribadire la sua omosessualità, il suo io riesce a essere completo solo nel gruppo, l'unica famiglia mai avuta.
Gin, è diventato un barbone dopo aver mandato in rovina sè stesso e la sua famiglia, e vede negli amici e nella bambina la sua occasione di riscatto. Così come Miyuki ragazzina scappata di casa, da una famiglia sempre troppo assente.

Il film eccede in alcune parti con il buonismo, ma viene controbilanciato da alcuni avvenimenti non esattamente piacevoli e una buona dose d'umorismo riesce a controbilanciare la tragedia che sta dietro alla pellicola.

Satoshi Kon, regista e sceneggiatore del film, ha preso spunto da un classico del cinema occidentale, In nome di Dio di John Ford, ma giusto quello visto che il resto è tutta farina del sacco dell'artista Giapponese.

La cura nei particolari, il ritmo serrato, rendono questa pellicola un piccolo capolavoro di animazione che riesce a toccare il nostro animo con  dolcezza ma allo stesso tempo il tutto ci arriva diretto, in modo forte, senza mezze misure.

La produzione MadHouse si fa vedere ma non è troppo invadente, l'uso della computer grafica è molto limitato e la caratterizzazione dei personaggi è superba.

Eccovi una piccola anticipazione del film, i primi 8 minutii:


  

3 commenti:

  1. Dello stesso regista ho visto Paprika. Questo devo ancora vederlo, ma è nella mia collezione di dvd, quindi devo solo trovare il tempo. ^_-
    ciaooo

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  2. Mi piacerebbe vederlo! Magari durante le prossime ferie ... chi lo sa?Ciao, Ale

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  3. purtroppo il 24 agosto è venuto a mancare Satoshi Kon, è una notizia che ho saputo solo ora e mi ha veramente colpito, era così giovane e aveva ancora tanto da dire e da dare...Grazie per tutto ciò che hai fatto per noi, che la tua anima possa librarsi alta e serena...

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