domenica 22 febbraio 2009

Il curioso caso di Benjamin Button

Il curioso caso di Benjamin Button




Il curioso caso di Benjamin Button è conosciuto soprattutto per aver ricevuto 13 candidature agli Oscar, non a caso anche all'entrata del cinema ho sentito spesso questa tiritera tra la gente, ma al di là di questo è veramente un bel film?

La storia parla di un bambino nato vecchio, abbandonato in un ospizio dal padre, per assurdo il posto più adatto per questo figlio tanto diverso. Il piccolo verrà ribattezzato Benjamin dalla madre adottiva, una donna di colore con difficoltà nel concepimento, per cui questo bambino si troverà a crescere tra anziani, come lui, anche se il suo essere è giovane, il suo affacciarsi alla vita è solo esteriormente vissuto, con una donna eccezionale che sa amare oltre l'aspetto, oltre la diversità, forse proprio perché di colore in una società prettamente bianca. Il nostro Benjamin oltre a essere diverso fisicamente perché nato vecchio, si accorgerà di avere un orologio biologico inverso rispetto a quello dell'umanità, per cui il passare del tempo al posto di invecchiarlo lo ringiovanisce.

La storia è raccontata per flashback da una donna alla fine della sua vita, la donna che più ha amato Benjamin oltre alla madre, Daisy Fuller, interpretata da una convincente Cate Blanchett.

Lo scorrere del tempo è il fulcro della pellicola, la morte, l'amore, la difficoltà di vivere i rapporti in una situazione così anormale.

Tratto da un racconto di Francis Scott Fitzgerald del 1922, il curioso caso di Benjamin Button è diretto da un buonissimo David Fincher. Una storia decisamente non facile da raccontare che ha nel suo difetto maggiore la prolissità, soprattutto nella seconda parte, 3 ore di pellicola son tante da digerire, ma nonostante questo devo dire che il film mi ha coinvolto, mi è decisamente piaciuto ed è riuscito a commuovermi a più riprese (non che ci voglia molto con me).

Brad Pitt, che interpreta il ruolo principale, l'ho trovato decisamente monocorde, piatto nell'interpretazione. Non so se sia una cosa voluta visto che il protagonista appare spesso passivo al volgere degli eventi, ma devo dire che la mono espressività di Pitt mi ha deluso un po'.

Gli effetti speciali sono stupefacenti, nell'invecchiare e nel ringiovanire gli attori veramente riusciti.
Ottima fotografia, un po' meno a mio avviso i costumi, soprattutto nella seconda parte del film, non mi sembravano ben inseriti nel contesto storico di appartenenza.

Comunque sia, particolari a parte, trovo che questa pellicola meriti di essere vista, non è il capolavoro che ci si potrebbe aspettare, e molte delle statuette attribuite le trovo un attimo esagerate, ma forse in un momento di piattezza del cinema Americano è anche normale che un film così venga molto incensato.

In conclusione ve lo consiglio caldamente a meno che siate allergici ai film molto lunghi con poca "azione" e molto sentimento.





martedì 10 febbraio 2009

Live action per Sampei

Sampei



Il cinema ha capito da tempo che i fumetti e i cartoni animati sono un terreno molto succulento dal quale attingere per fare film. In particolare i Giapponesi hanno sempre avuto un gusto particolare in questo senso, ed ecco quindi arrivare anche il film di Sampei,il ragazzo pescatore.

Ok, sono sicuro che già in molti penseranno alla boiata galattica, ma c'è di buono che la sceneggiatura è opera dell'autore del manga originale, Takao Yaguchi e la regia è affidata a Yojiro Takita, nominato agli Oscar 2009 per il suo Okuribito, indi per cui le premesse per un film più che decente ci sono. Il film uscirà nelle sale Giapponesi il 20 marzo 2009, e se ne avrò possibilità sicuro ve ne darò la mia impressione su questo blog.

A questo punto quando il live action di Ashita no joe?







martedì 3 febbraio 2009

Vampire Hunter D - Il manga

Vampire Hunter D











Vampire Hunter D è uno dei miei personaggi preferiti da sempre e finalmente la casa editrice j.pop ne ha fatto uscire il manga che per ora prevede solo 3 volumi, ma spero che veda un prosieguo nel futuro.

Il personaggio è stato creato dallo scrittore Hideyuki Kikuchi, autore di ben 19 romanzi con protagonista D, un Dhampyr (essere nato dall'unione di un vampiro e di una donna umana) cacciatore di vampiri.

Dopo i romanzi sono usciti anche due film d’animazione il primo nel 1985 il secondo nel 2001 ad opera Madhouse.

La trama del primo volume del manga direttamente da wikipedia:
"Anno 12090: in un futuro remoto come il passato, la nobiltà immortale dei vampiri domina il mondo delle tenebre e tiranneggia su un’umanità che non si è mai più ripresa dall’ultima guerra nucleare. Una sera la giovane Doris viene morsa dal Conte Magnus Lee, un Nobile antichissimo e potentissimo, che ha deciso di fare di lei la sua sposa. Doris assume un cacciatore di vampiri, la sola persona che potrà impedire l'irreversibile trasformazione. Ma la lunga sagoma che si staglia in un tramonto irreale in groppa ad un destriero meccanico è molto più di quanto Doris si aspettasse: in lui convivono il bene e il male, la luce e l’ombra, perché lui non è né un uomo né un vampiro, ma il simbolo vivente del continuo conflitto tra due nature. Lui è un dhampyr noto come D il cacciatore di vampiri..."

Ora il manga prende direttamente spunto da un racconto di Kikuchi, non a caso questo primo volume è stato portato anche in animazione nel primo film. I disegni son stati affidati a un esordiente mangaka, Saiko Takaki e qui devo dire che non sono totalmente soddisfatto dell’opera. A volte c’è un eccessiva confusione, soprattutto nelle scene d’azione e si fa fatica a capire cosa sta accadendo realmente, senza contare che molte vignette son “tirate via”, fatte di fretta. Nonostante questo il tratto della Takaki in generale è piuttosto buono con uno stile tendente all’europeo senza dimenticare di strizzare l’occhio a gente come Yoshitaka Amano, il creatore grafico di D. C’è quindi un alternanza di tavole veramente belle con altre un po’ così ma spero che in corso d’opera l’autrice si possa migliorare.

Bene dunque direi che questo Vampire Hunter D è un acquisto obbligato per tutti i fans del personaggio e delle storie vampiriche in generale, peccato il prezzo non proprio economico, 7 euro, ma devo dire comunque che l’opera è piuttosto curata, con tanto di sovracopertina e carta più che buona. A voi la scelta.