giovedì 26 luglio 2012

Omaggio a Fabrizio Moro



Ho sempre ammirato Fabrizio Moro, sempre provato una sorta di empatia per le sue canzoni, per ciò che mi è capitato di sentire, ma non ho mai approfondito molto l'artista.

In questi giorni mi sono deciso a farlo e voglio condividere con voi la mia recente scoperta.
Lo trovo un'artista veramente dotato, sensibile, attento, intelligente. Mi ricorda un po' Rino Gaetano, sicuramente in alcune sfumature della voce, in alcuni testi, nelle tematiche, anche se Moro usa decisamente meno il nonsense.

In questa Italia così poco propensa a ripagare le qualità, la meritocrazia, il minimo che possa fare, nel mio piccolissimo spazio, è diffondere la musica di Fabrizio Moro, perché noi italiani siamo tanto esterofili, ma quando dobbiamo apprezzare i nostri talenti siamo veramente scarsi, a meno che non siano i soliti noti.

Ne approfitto per ringraziare Fabrizio per le emozioni che riesce a trasmettere, per i temi che tratta, per l'enorme sensibilità che traspare nei suoi testi.

La maggior parte delle canzoni che vi propongo sono tratte dall'album Domani, uscito nel 2008.


Libero



Pensa




Gastrite






Non importa





Devi salvarti


venerdì 20 luglio 2012

Gilbert O'Sullivan - Alone Again ( Naturally )



Oggi per curiosità ho cercato la traduzione di una canzone che ho sentito anni fa nella colonna sonora dell'Anime Maison Ikkoku, mi riferisco ad Alone Again ( Naturally ) di Gilbert O'Sullivan.
Mi sono stupito trovando tante analogie con la mia vita, indi ho pensato di condividere con voi questo pezzo.


Vi posto questo bellissimo video con traduzione interattiva. La lettura è eseguita da Fabio Pasquet. Tratta da "Good Times, Bad Times", trasmissione in onda su Rbe.



lunedì 9 luglio 2012

The Amazing Spider-Man




Bene, bene, si fa per dire ovviamente. Ieri sono andato a vedere The amazing Spider-man, rigorosamente in 2D, visto che il 3D lo trovo superfluo per il 90% dei film.
Che dire, onestamente dopo aver troncato la saga di Raimi mi aspettavo una cacata colossale, e in effetti... ma andiamo con ordine.
Prima di tutto il nostro caro tessiragnatele compie ad agosto ben 50 anni, indi AUGURI Spidey. Secondariamente se volete tributarlo a dovere andate a vedere la mostra nello spazio WOW Fumetto dedicata a lui. Per maggiori info: http://www.museowow.it/mostre-spiderman.htm

Questo film contiene alcune contraddizioni concettuali. Si chiama come la serie classica ma è basata sulla serie "Ultimate", comprensivo di ambientazione più moderna, indi cellulari e computer a go go.
Peter Parker questa volta dispone dei lancia ragnatele, come nella serie classica appunto. Lo spettatore, soprattutto quello smaliziato che conosce il comics, rimane un po' disorientato non capendo bene la direzione che vuole seguire la pellicola. La storia si dipana un po' lentamente, solita introduzione di come Peter viene punto dal ragno (presa da Ultimate) i genitori mostrati per la prima volta in un movie, l'accozzaglia che ne esce è piuttosto disarmante. Sembra di osservare una storia che vuole avere il pretesto di essere "seria" ma che ottiene il risultato di essere banale e stupida, non sto nemmeno a perdere tempo nel riassumerla.

Questo film è un teen movie, carino, quello che vogliamo, ma manca della passione della saga di Raimi, manca l'amore per il personaggio, manca una sceneggiatura decente, che non sia "bimbo minchiesca". Manca un protagonista che sia tale, un villain fatto come Dio comanda, anche se devo dire che, Rhys Ifans, l'attore che interpreta Lizard se la cava piuttosto bene quando non è nascosto dagli effetti speciali.

Sono severo? Può essere, ho letto di gente che ha apprezzato questo film, definendolo addirittura più simile al fumetto rispetto al lavoro di Raimi... sarà, ma a me me pare 'na strunzata. Mi viene proprio voglia di martellarmi le palle se penso che hanno interrotto il lavoro precedente per proporci una cosa del genere.
Vabbè, andiamo avanti.

Gli effetti visivi, mh, veramente belli, sono serio, soprattutto i movimenti del ragno, la tuta mi fa defecare però. Capitolo Lizard, a me ha ricordato Godzilla dopo la dieta, carino, si, ma niente di che, mi aspettavo un impatto decisamente migliore. Musiche? quali... ah, si molto belle, qui sono sarcastico lo ammetto.

Fotografia? quella si salva, e vorrei anche vedere. Passiamo al capitolo attori... per il ruolo di Peter abbiamo il giovane Andrew Garfield, faccia da pirla come pochi eh, ma fa il suo lavoro, tutto sommato. Certo una recitazione piuttosto monocorde, non certo memorabile.
Emma Stone nei panni di Gwen Stacy, ma solo a me questa ragazza non piace? Bellina ok, ma... carisma? non pervenuto, capacità attoriali sufficienti, si, per fare una serie tv magari, non certo un colossal. Poi trovo che il personaggio di Gwen nel comics avesse decisamente più sfumature.
Nota di Gossip, i due protagonisti si sono fidanzati durante le riprese.
Salvo decisamente il solito cameo di Stan Lee che mi ha fatto spanciare e Martin Sheen nei panni dello zio Ben.
Da notare la presenza di Michael Massee come capo della Oscorp; per chi non lo sapesse è l'attore che ha sparato, suo malgrado, a Brandon Lee uccidendolo sul set del Corvo.

La regia, è di Marc Webb, famoso soprattutto per i suoi video musicali, e si vede. Infatti le scene d'azione devo dire che sono molto belle, una delle poche cose per cui vale la pena vedere questo film.

In conclusione, questo The Amazing spider-man è un reboot della saga di cui non si sentiva affatto il bisogno.
Hanno già annunciato il seguito, si parla del 2014, per fortuna ci manca tanto. Spero che aggiustino decisamente il tiro.

venerdì 6 luglio 2012

Maschere



Questa illustrazione di Ayami Kojima, è una delle sue opere più famose e oltre a essere un quadro meraviglioso porta in sé un messaggio molto veritiero.

Guardate attentamente il ragazzo ritratto, è talmente bello che all'inizio non si nota subito che regge una maschera sul viso, è lo specchio accanto a darci un indizio sulla sua vera natura. Lo trovo geniale!
Ricordo quando vidi questo disegno per la prima volta, non mi accorsi subito di questo particolare, complice anche la scarsa risoluzione con cui osservai l'opera.
Sono passati almeno 10 anni e con il tempo mi sono accorto sempre più della verità del messaggio di questo lavoro.


Riguardo questo tema voglio citare una frase di Pirandello:
"Imparerai a tue spese che nel lungo tragitto della vita incontrerai tante maschere e pochi volti".

Intendiamoci, tutti indossiamo maschere, ci sono situazioni in cui non possiamo farne a meno, anzi a me piacerebbe imparare a farmi vedere meno per come sono, ma ci sono momenti e momenti, credo sia fondamentale essere sé stessi, soprattutto nei rapporti importanti, altrimenti si passa il tempo ingannando, facendoci amare per ciò che non siamo, pratica inutile e dannosa, visto che la vera natura delle persone prima o poi esce sempre fuori.

Mi pare che ci sia poco da aggiungere, molto su cui riflettere.
Siate voi stessi!

Buon week end gente.

martedì 3 luglio 2012

41 anni senza Jim Morrison



Oggi sono esattamente 41 anni da quando il carismatico leader dei Doors, James Douglas "Jim" Morrison, morì in circostanze misteriose a Parigi.


Molti pensano sia ancora vivo, sicuramente tra tutte le morti misteriose quella di Morrison è tra le più oscure. Funerale in fretta e furia, nessuna autopsia, ipotesi più o meno credibili sulla fine del cantante che sono cambiate varie volte nel corso degli anni. Resta il fatto che certe situazioni alimentano sempre il mito e il buon Jim è entrato di diritto, a soli 27 anni, nell'olimpo dei grandi.

I Doors hanno fatto la storia della musica, del rock, della psichedelia, e ancora oggi il loro sound è molto attuale.
Morrison oltre ad avere un grande carisma è stato molto bravo nel riuscire a "inventarsi" il ruolo del cantante; infatti Jim aveva velleità artistiche ma a parte scrivere testi, non è che fosse "nato" cantante, fu l'incontro con Ray Manzarek, tastierista poi nei The Doors a cambiargli completamente la vita.

Voglio ricordarlo con alcuni video che amo e con le parole del padre, un uomo sicuramente singolare che ha sottovalutato molto il talento del figlio.

Buon riposo Jim e grazie per la bellissima musica che ci hai lasciato.

People are stranger:



The end:



Intervista al padre:


domenica 1 luglio 2012

War Horse






War Horse è l'ultimo lavoro di Steven Spielberg, regista che non credo abbia bisogno di presentazioni.

La trama parla del rapporto tra un giovane, Albert, e il suo meraviglioso cavallo Joey. Durante la Prima Guerra mondiale i due si separeranno, e passeranno il resto del tempo nella speranza di superare gli orrori del conflitto per poter tornare insieme.

Non è facile per me parlare di questo film, emotivamente mi ha coinvolto molto, dovrebbero metterci il sottotitolo:"astenersi se avete la lacrima facile". Nonostante i 146 minuti di durata, devo dire che scorre molto velocemente, un bel viaggio, toccante e intenso come pochi. Infatti una volta finita la pellicola vorresti in qualche modo tornarci, sognare, e rivivere la magia che solo il cinema sa darci.

La regia, le musiche (di John Williams), la fotografia, tutto eccelle. Non a caso War Horse è stato candidato a ben 6 Oscar, peccato che non sia riuscito a vincere nessuna statuetta.

Devo dire che per quanto abbia amato questo film, forse e dico forse, in alcune scelte c'è un che di favolistico, di tipico del regista, che un po' trovo cozzare con il contesto, certo non bisogna dimenticarsi che è pur sempre una storia tratta da un libro (di Michael Morpurgo) indi su certe scelte Spielberg c'entra sino a un certo punto anche se il suo stile c'è tutto. Bellissime alcune scene, evito spoiler, e veramente poetico il rapporto tra il ragazzo e il cavallo. La guerra viene mostrata in quasi tutta la sua brutalità, scrivo quasi perché si vede pochissimo sangue e le morti sono sempre piuttosto "soft"; la maggior parte del tempo si percepiscono fazioni che non vorrebbero farsi del male ma che devono loro malgrado.

Il doppiaggio Italiano, per quanto sia molto buono in quasi tutto l'operato, fa delle scelte particolari, mi riferisco alle inflessioni pseudo Tedesche e Francesi che si sentono nel corso della pellicola.
Le scene delle battaglie sono stupende, così come le lunghe corse dei cavalli. Le inquadrature, alcune, sono davvero memorabili e il finale, con quella scelta di colori e inquadrature mi ha ricordato molto Via col vento.
Il cast è molto buono, spicca sicuramente Jeremy Irvine nel ruolo di Albert, molto convincente, ma devo ammettere che i veri protagonisti in questo film non sono le persone, ma i cavalli.

War Horse rimane uno dei film più emozionanti che abbia visto negli ultimi tempi quindi ve lo consiglio, a meno che non amiate generi più action e "duri", tra l'altro è da poco uscita la versione Home Video, indi non avete scusanti. Guardatelo, non senza dimenticarvi vicino una buona scorta di fazzoletti!