giovedì 24 dicembre 2015

Buone Feste!


La mia idea sul Natale, antica o moderna che sia, è molto semplice: amare gli altri. Pensateci un attimo, perché dobbiamo aspettare il Natale per iniziare?” (Bob Hope)




Anno complesso, finito non propriamente benissimo, dove ho lavorato tanto e messo da parte molte esperienze. Ora più che mai penso che dobbiamo fare dell'amore il nostro principio.
Sperando di riuscire ad aggiornare più spesso questo spazio, che ormai mi accompagna da quasi dieci anni, vi auguro tanti tanti auguri di Buon Natale e Buon Anno, da me e Marylin!  :3

martedì 27 ottobre 2015

Mare di stelle



Chi siamo noi per opporci al moto delle stelle, chi siamo noi che abbiamo sogni infranti e cuori dolenti? Dove stiamo andando mentre tutta questa bellezza ci circonda, persi nelle meschinità umane, presi come siamo nelle nostre piccolezze, dimentichiamo, sempre troppo spesso, quanto tutto sia effimero, l'importanza di vivere, di saper ancora sognare e amare. 
Oh mare, mare di stelle, volgendo lo sguardo a te non posso fare a meno di ammutolirmi, ritrovando la fioca speranza che in questo oceano di stelle ci possa essere ancora la mia ad attendermi.

mercoledì 9 settembre 2015

Mad Max: Fury Road





Il nuovo capitolo di Mad Max mi ha letteralmente travolto, non a caso, tra la visione al cinema e a casa l'ho già visto tre volte, cosa che mi capita assai di rado.

Sono talmente tante le cose che vorrei dire su questo lavoro di George Miller che fatico a mettere in ordine le idee.
Quando penso a Mad Max: Fury Road, penso quasi a un videoclip, il montaggio è serratissimo, veloce, ha qualche richiamo al cinema di Sam Raimi, ma si reinventa, è una cosa a sé stante. Un enorme puzzle che scorre veloce dove tutto si incastra alla perfezione.
La trama è basilare, un gruppo di persone scappa dalla prigione in cui è costretta a vivere, dalle angherie di chi pensa di poter imporre con la violenza le proprie ragioni, e forse infine da sé stessi.
La musica è un elemento fondamentale del tutto, molta della quale suonata in presa diretta, mi sono stupito che nei contenuti speciali del Blu-Ray, seppur ricchissimi, non ci sia nulla riguardo alla colonna sonora, è incredibile il lavoro che si è svolto, a parte che è tutto titanico qui.
Quasi tutto girato in presa diretta in ben 6 mesi di lavorazione, l'80% di ciò che si vede a schermo esiste realmente, è stato girato davvero, le uniche cose ricreate al computer sono per mascherare il braccio sinistro di Furiosa (Charlize Theron), per evidenziare i già spettacolari set e per nascondere qualche cavo degli stunt-man.

La ragione per la quale il film ha questa atmosfera serrata, penso che derivi anche dalla sua genesi, infatti ha avuto uno storyboard accuratissimo, molto simile a un fumetto. A differenza degli altri capitoli, molto più lenti nel loro dipanarsi, qui siamo davanti a un enorme e folle corsa adrenalinica, qualcosa di mai visto nella storia del cinema, qualcosa di destinato a lasciare il segno.
George Miller è un genio, letteralmente, un uomo di 70 anni che riesce a creare un lavoro simile è semplicemente oltre. Questo capitolo di Mad Max, non è un reboot, come molti pensano, tantomeno un remake, è un qualcosa di a sé stante, lo stesso protagonista, qui interpretato da Tom Hardy, non sappiamo se ha qualcosa a cui spartire con il Max di Mel Gibson, pare più una versione alternativa, anche se condividono la stessa giacca, il nome e la macchina, teoricamente avremo almeno altri 2 film per risolvere questo enigma e per capire i vari flashback che si vedono nel corso della pellicola.

Parlare dell'interpretazione degli attori in questo caso è difficile, difficile perché l'unica che spicca davvero è la meravigliosa Charlize Theron, il resto è chiaramente funzionale a ciò che si vede su schermo, alla visione del regista, gli attori sono chiamati a recitare un ruolo per la maggior parte molto fisico e a comunicare con il corpo più che con le parole. Infatti Tom Hardy ha dichiarato di aver girato senza una chiara idea del suo personaggio, solo dopo, rivedendo il film ha capito davvero l'enorme lavoro svolto, ciò che voleva dire il regista. Certo, questo Mad Max non è un prodotto per tutti, credo che molti non lo abbiano capito davvero e che siano rimasti spiazzati davanti a tanta innovazione.

Sono veramente poche le cose che non mi sono piaciute di questo film, nel particolare alcune dinamiche tra i personaggi, ho trovato capovolgimenti di fronti un po' troppo repentini, ma penso che in questo caso la trama debba essere più vista come ausiliare a ciò che si vede sullo schermo.

La fotografia è a dir poco sublime, il Blu-ray, restituisce tutto ciò che ho visto sul grande schermo ed è di altissima qualità, anche se i menù hanno una grafica assai povera, ma i contenuti extra fan presto dimenticare questa mancanza.
Spendo due parole per la versione 3D, devo dire coinvolgente, con molto senso di profondità e qualche sporadico pop out, ho notato però che a volte il quadro non è perfettamente stabile, nonostante questo rimane un gran bel vedere; credo che la visione stereoscopica in questo caso non sia in assoluto necessaria ma che sia un bel punto in più e aiuti maggiormente nel coinvolgimento. Anche dal punto di vista sonoro non posso muovere critiche, questo è un film che va visto nel suo massimo splendore, quindi me raccomando casse (o cuffie che siano) rigorosamente a palla!

Voglio lasciarvi con qualche nota curiosa:
Nei panni di Valchiria ritroviamo una sempre bella Megan Gale. scelta precedentemente da Miller per essere Wonder Woman in un progetto mai andato in porto. Ci sono ben due figlie di nella pellicola, interpretano entrambe le mogli fiuggitive del cattivo, mi riferisco a Zoë Kravitz, figlia del notissimo Lenny Kravitz, e Riley Keough, figlia di Lisa Marie Presley, quindi nipote del leggendario Elvis. Inizialmente il film doveva uscire nei primi anni 2000, con protagonista Mel Gibson, ma dopo l'11 settembre la crisi ha colpito tutti i settori, e l'attore è stato coinvolto in molti scandali personali, quindi il progetto è stato rimandato, ironicamente dato il grandissimo successo, la pellicola tornerà nelle sale statunitensi proprio il prossimo 11 settembre in versione IMax 3D.
Mel Gibson, noto per il suo carattere non proprio accomodante, ha incoraggiato Tom Hardy a prendere il suo posto nell'iconico ruolo di "Max" e ha partecipato alle premier della pellicola.





domenica 5 luglio 2015

Assenza forzata

Ormai sono mesi che non aggiorno il blog, scrivo solo per farvi sapere che non ho abbandonato questo spazio, semplicemente non ho tempo per starci dietro.
Sto fuori casa tipo 12 ore al giorno in questo periodo e non riesco a dedicare la concentrazione che vorrei al blog. Al solito la mia vita non è fatta per le mezze misure, sempre stato così, o tutto o niente.

Sperando in futuro di avere più tempo per DarkArynland, vi lascio con questa foto che ho scattato ieri sera alla darsena di Milano. Amo la luna:





Buona continuazione gente.


M. 

martedì 14 aprile 2015

Kitsch me Licia - Il Musical





“Per crescere ci si mette una vita, per tornare bambini basta una canzone”.





Domenica 12 aprile sono andato a teatro a vedere il musical Kitsch me Licia. Premetto che sono partito prevenuto verso questo spettacolo, ma la cosa bella è che mi sono dovuto ricredere perché mi sono veramente divertito, ma andiamo con ordine.

Il progetto, ideato e prodotto da Thomas Centaro, riprende le gesta della famosa serie animata Kiss me Licia, anime che da noi ha avuto un grande successo anche per il live action con Cristina D'avena degli anni '80, un vero tormentone per tutti i ragazzi dell'epoca.
La cosa molto intelligente di questo musical è che non si prende sul serio, questa cosa la si può notare subito dal titolo, quel giocare tra il Kiss e l'assonanza con la parola"kitsch". Lo spettacolo è un viaggio nel passato, precisamente nel 1986, il tutto viene raccontato in maniera piuttosto semplice, il protagonista della scenografia è un telo dove vengono proiettati frammenti dagli anni '80, fondali per ricreare le varie situazioni, come il Mambo, il famoso bar dove si conoscono i protagonisti, piuttosto che per fare atmosfera durante le esibizioni, di tanto in tanto si alternano mini spezzoni video inerenti i protagonisti dello show.
La musica ovviamente è uno degli elementi centrali dell'opera, ben 22 canzoni appositamente riadattate in italiano dei più grandi successi internazionali del tempo, con artisti del calibro de: Bon Jovi, Cyndi Lauper, Madonna, Michael Jackson, e tanti altri, senza dimenticare ovviamente i successi dei Bee Hive.
Ho trovato molto gradevole la parte musicale, anche se forse avrei inserito qualche traccia in più dei Bee Hive, e avrei dato qualche canzone in meno ai comprimari.
Lo spettacolo è diviso in due parti, una più introduttiva, e con più respiro comico, una seconda dove inizialmente si è visto più l'approfondirsi dei rapporti dei personaggi per chiudersi in un bel finale.
Devo dire che personalmente avrei alleggerito la seconda parte, l'ho trovata con meno mordente rispetto alla prima.
Il cast mi è piaciuto molto, in particolare devo citare Andrea Bonati nei panni di Marrabbio, davvero bravissimo, sue le battute più divertenti, l'ho trovato davvero molto in parte. Ho apprezzato anche Thomas Centaro nei panni di Mirko, anche se lo avrei preferito un poco più grintoso, ottimo il Satomi di Alessandro Fortarezza, il cast femminile mi è parso meno incisivo ma non per questo meno dotato di talento, carina la Licia di Silvia Romeo, un po' debole la Marikla di Alessandra Ruta, simpatica la Manuela di Elena Centaro, l'Andrea di Annalisa Longo mi è piaciuto, anche se il mio pensiero fisso per tutto il tempo è stato:"è una donna, è una donna". Ottimo il corpo di ballo, tutti ragazzi grintosi, ben coordinati e con voglia di divertire, coreografati da Bruno Giotta.
Menzione d'onore per il gatto Giuliano, doppiato bene da Francesca Tretto, presente come pupazzo, le sue battute veramente ben scritte; peccato per l'audio non sempre al top, per cui mi sono perso qualche piccolo passaggio.
Devo dire che lo spettacolo mi ha davvero intrattenuto e divertito. Ho trovato bellissime le citazioni di altri anime, come Creamy, o  Jem.
Spero che esperimenti come questi possano trovare più spazio nei nostri teatri, due giorni soltanto di programmazione per un lavoro come questo che ha richiesto un anno di lavoro mi paiono davvero troppo poco. La risposta del pubblico è stata molto buona, lo spettacolo è coinvolgente e davvero divertente in più parti, a tratti pareva di stare a un concerto! Quindi, auguro tanta fortuna a questo cast e mi complimento per il lavoro svolto. Spero di vedere altre cose analoghe in futuro.

Vi lascio a qualche video che ho girato, sperando possano trasmettervi un po' della magia della serata.







mercoledì 18 marzo 2015

Sogni






La tua figura sinuosa sfila davanti a me, mi guardi come solo tu sai fare con i tuoi bellissimi occhi felini, scuotendomi dentro, nel profondo, vorrei solo fermare il tempo, sfiorarti il viso con gli occhi, con le dita, vivere la tua pelle, i tuoi occhi, le tue labbra, morderle dolcemente, baciarti mentre i tuoi capelli e il tuo profumo mi riempiono di te... il tempo riparte improvviso e mi sveglio dal più bel sogno che ho mai vissuto. 

D'altro canto è sempre stato così, la felicità mi ha spesso sfiorato per lasciarmi sul più bello, ma i sogni, ah i sogni... non mi abbandoneranno mai.

domenica 15 marzo 2015

Polvere





Tu puoi comandare il movimento del mare, delle stelle, decidere quando la luna è piena, il sole alto nel cielo, le nuvole sulla tua testa...?
Tu non puoi niente, puoi solo osservare il moto ondoso, la bellezza delle stelle, lasciarti accecare da una bella giornata di sole... 
Ma allora perché cerchi di governare l'ingovernabile? No giovane uomo, tu devi imparare ad accettare i tuoi limiti, la vita è: accettazione, consapevolezza, crescita, cambiamento.
Non siamo null'altro che polvere dispersa nell'infinito che si illude di vivere di luce propria.

lunedì 26 gennaio 2015

La teoria del tutto




Proseguiamo il nuovo anno parlando di un film che mi ha veramente colpito. Già dal trailer le mie aspettative su La teoria del tutto sono state subito alte, e per fortuna non sono state disilluse.
Questa pellicola parla della vita di Stephen Hawking, una delle menti più geniali di sempre. Tratto dalla autobiografia di Jane Wilde, ex moglie dello stesso Hawking, la biopic è diretta dal bravo James Marsh, che qui propone una regia senza eccessivi fronzoli, con alcune idee di montaggio che ho apprezzato molto.
Siamo nel 1963 e il giovane Stephen Hawiking è uno studente dell'Università di Cambridge che sta cercando di capire l'origine dell'universo, una cosuccia da nulla insomma. Il brillante studente si dimostra subito un po' cagionevole di salute, ma il suo intelletto è ben sopra la norma, anche per questo viene visto da molti come uno strambo. A una festa incontra Jane, la donna che gli cambia la vita e che riesce a stargli vicino anche quando Stephen viene dichiarato malato di atrofia muscolare progressiva, una malattia terribile che mina irrimediabilmente il fisico di Hawikig senza però intaccarne lo splendido intelletto.
A poco più di vent'anni, il ricercatore si trova quindi con l'aspettativa di vita di due anni, una terribile esecuzione per lui che non riesce comunque a spegnere la sua voglia di vivere e di riscatto. I due anni diventano più di cinquanta e a tutt'oggi Hawiking è considerato uno degli uomini più intelligenti del pianeta, nonché figura di spicco nell'immaginario collettivo.

A livello emozionale siamo davanti a un'opera davvero imponente, impossibile non provare empatia per i protagonisti. Gli attori sono eccezionali, in particolar modo Eddie Redmayne, incredibile la sua somiglianza con Hawking, le sue movenze, la mimica, tutto lo studio che ha fatto per interpretare questo personaggio è encomiabile e gli è valso, non solo la nomination all'Oscar e la vincita del Golden Globe, ma il plauso dello stesso Stephen Hawking anche sul suo profilo Facebook, e scusate se è poco!
Devo dire che anche i comprimari non scherzano, mi riferisco soprattutto a Felicity Jones, nei panni di Jane Wilde; certo qui la somiglianza è meno spiccata e il ruolo è meno complesso, ma ho trovato ottime le sfumature che è riuscita a dare al personaggio.

Ottima la ricostruzione iconografica

Trovo che in questo film tutto funzioni molto bene, non si cerca mai il pietismo, c'è il sorriso, c'è la speranza nonostante le difficoltà, nonostante il tema principale che è molto complesso e spinoso da trattare. Mi è piaciuta la figura femminile di Jane, la vera eroina della pellicola insieme a Stephen, una donna eccezionale che con il suo infinito amore riesce a tenere salda un unione per tantissimi anni in una situazione davvero complessa.
Alcuni passaggi devo dire che li ho trovati un po' veloci, forse un maggior approfondimento in certi frangenti non avrebbe guastato, però ci sta, non ci si è persi in troppi fronzoli, il film quindi scorre via piuttosto velocemente, lasciandoti una sensazione di piacevole pienezza nel finale, e una sorta di rammarico, non perché il film sia fatto male, ma perché finisce. Non arriva quindi a stancare come capita a molte produzioni moderne che soffrono spesso di eccessiva logorrea cinematografica; non ci sono pesantezza, pomposità o autocompiacimento come in altre produzioni analoghe.
Alcune situazioni vengono solo fatte intuire con eleganza, cosa che mi è piaciuta, il rischio di scadere nel cattivo gusto è stato ampiamente evitato, anche se sono consapevole che molti momenti sono stati romanzati, ma non siamo certo davanti a un docufilm, ci mancherebbe.
Se siete molto sensibili non mancheranno le lacrime, alcune parti sono veramente da: "vuoi che muoro?" Ma se sono sopravvissuto io in teoria ce la possono fare tutti.

Come avrete capito sono quindi molto entusiasta di questa pellicola, ve la consiglio caldamente, a meno che non abbiate un pezzo di pietra al posto del cuore, possibilità piuttosto alta oggi giorno.
Ne aspetto volentieri il Blu-ray per gustarmelo ancora con calma, per allora mi raccomando, non lasciatevelo sfuggire.



lunedì 5 gennaio 2015

I DVD di Jeeg Robot in edicola!





L'evento è di quelli storici per tutti gli amanti dell'animazione made in Japan, finalmente dopo quasi 40 anni dalla sua prima messa in onda in Italia, Jeeg Robot torna e torna alla grande:
Dal 2 gennaio 2015, l'amatissimo robot di Go Nagai esce in DVD per la prima volta in assoluto nella sua interezza, con sottotitoli fedeli all'originale, e un bel remix audio/video degno dell'opera. Come per Goldrake
parliamo di un edizione da edicola, in allegato a Corriere della sera e a Gazzetta dello sport, questo con tutte le conseguenze che porta.

Partiamo dalla parte grafica, rispetto a Goldrake, devo dire che mi sa meno di vintage come design, e la cosa mi piace, anche se alcune disattenzioni non le concepisco, vedi il testone di Jeeg con il naso lasciato bianco in copertina nella confezione del primo DVD.


Andiamo a un po' di foto prese live:
Carina la serigrafia del DVD

Abbiamo ancora le confezioni di cartone come nella serie di Goldrake. Qui si nota bene il naso lasciato bianco di Jeeg.


I menù sono molto semplici e funzionali.

Molto belli i settei originali che si trovano all'interno della confezione.






Le uscite totali saranno 12, con cadenza settimanale, ci sono 4 episodi a DVD. Il primo disco costa  1,99, il secondo  5,99, dal terzo in poi costeranno tutti  9,99. Sono state ripristinate le parti censurate nella versione andata in tv da noi, invero non sono tantissimi minuti, ma vedendo la serie con i sottotitoli fedeli all'originale ci si rende conto di come l'adattamento italiano dell'epoca fosse piuttosto grossolano, anche se, a livello affettivo e di voci, rimane davvero bello; degna di nota, da questo punto di vista, la pulizia audio che è stata effettuata sulle vecchie tracce, ora tutto suona davvero bene e pulito.
A livello video, devo dire che la serie è stata ben restaurata, anzi rispetto a Goldrake, ho notato un quadro più stabile e definito, anche se ho potuto constatare che rispetto ai DVD giapponesi c'è un'eccessiva saturazione dell'immagine, una leggera sfocatura, e che in alcuni casi il quadro è stato leggermente tagliato; niente di drammatico eh, personalmente sono abbastanza contento del risultato finale, anche se personalmente avrei preferito una qualità più vicina alla fonte originaria.

Una cosa che mi ha fatto storcere un po' il naso, è che non sono state tradotte le sigle con gli appositi sottotitoli, ma a questo dovrebbero porre rimedio poi con l'edizione Deluxe. Anche le anticipazioni degli episodi successivi non li avrei lasciati così muti, fanno veramente strano, anche se c'è da dire che da noi quelle parti non sono state mandate in onda e quindi non dispongono del doppiaggio.

Yamato Video, sicuramente poi farà uscire un box set con tutta la serie, ma questo è tutto da valutare, soprattutto sui contenuti di una versione rispetto che l'altra. Spero nel caso che aggiustino la mira su eventuali mancanze di questa versione. In ogni caso, possiamo gridare un BENTORNATO Robot d'Acciaio, era decisamente ora. Accattatevelo!




Per maggiori info sulla collana: Cliccate qui


Come si presenta la serie una volta finita. Da notare che si intravedono 3 DVD in più rispetto alle uscite preventivate.