lunedì 26 gennaio 2015

La teoria del tutto




Proseguiamo il nuovo anno parlando di un film che mi ha veramente colpito. Già dal trailer le mie aspettative su La teoria del tutto sono state subito alte, e per fortuna non sono state disilluse.
Questa pellicola parla della vita di Stephen Hawking, una delle menti più geniali di sempre. Tratto dalla autobiografia di Jane Wilde, ex moglie dello stesso Hawking, la biopic è diretta dal bravo James Marsh, che qui propone una regia senza eccessivi fronzoli, con alcune idee di montaggio che ho apprezzato molto.
Siamo nel 1963 e il giovane Stephen Hawiking è uno studente dell'Università di Cambridge che sta cercando di capire l'origine dell'universo, una cosuccia da nulla insomma. Il brillante studente si dimostra subito un po' cagionevole di salute, ma il suo intelletto è ben sopra la norma, anche per questo viene visto da molti come uno strambo. A una festa incontra Jane, la donna che gli cambia la vita e che riesce a stargli vicino anche quando Stephen viene dichiarato malato di atrofia muscolare progressiva, una malattia terribile che mina irrimediabilmente il fisico di Hawikig senza però intaccarne lo splendido intelletto.
A poco più di vent'anni, il ricercatore si trova quindi con l'aspettativa di vita di due anni, una terribile esecuzione per lui che non riesce comunque a spegnere la sua voglia di vivere e di riscatto. I due anni diventano più di cinquanta e a tutt'oggi Hawiking è considerato uno degli uomini più intelligenti del pianeta, nonché figura di spicco nell'immaginario collettivo.

A livello emozionale siamo davanti a un'opera davvero imponente, impossibile non provare empatia per i protagonisti. Gli attori sono eccezionali, in particolar modo Eddie Redmayne, incredibile la sua somiglianza con Hawking, le sue movenze, la mimica, tutto lo studio che ha fatto per interpretare questo personaggio è encomiabile e gli è valso, non solo la nomination all'Oscar e la vincita del Golden Globe, ma il plauso dello stesso Stephen Hawking anche sul suo profilo Facebook, e scusate se è poco!
Devo dire che anche i comprimari non scherzano, mi riferisco soprattutto a Felicity Jones, nei panni di Jane Wilde; certo qui la somiglianza è meno spiccata e il ruolo è meno complesso, ma ho trovato ottime le sfumature che è riuscita a dare al personaggio.

Ottima la ricostruzione iconografica

Trovo che in questo film tutto funzioni molto bene, non si cerca mai il pietismo, c'è il sorriso, c'è la speranza nonostante le difficoltà, nonostante il tema principale che è molto complesso e spinoso da trattare. Mi è piaciuta la figura femminile di Jane, la vera eroina della pellicola insieme a Stephen, una donna eccezionale che con il suo infinito amore riesce a tenere salda un unione per tantissimi anni in una situazione davvero complessa.
Alcuni passaggi devo dire che li ho trovati un po' veloci, forse un maggior approfondimento in certi frangenti non avrebbe guastato, però ci sta, non ci si è persi in troppi fronzoli, il film quindi scorre via piuttosto velocemente, lasciandoti una sensazione di piacevole pienezza nel finale, e una sorta di rammarico, non perché il film sia fatto male, ma perché finisce. Non arriva quindi a stancare come capita a molte produzioni moderne che soffrono spesso di eccessiva logorrea cinematografica; non ci sono pesantezza, pomposità o autocompiacimento come in altre produzioni analoghe.
Alcune situazioni vengono solo fatte intuire con eleganza, cosa che mi è piaciuta, il rischio di scadere nel cattivo gusto è stato ampiamente evitato, anche se sono consapevole che molti momenti sono stati romanzati, ma non siamo certo davanti a un docufilm, ci mancherebbe.
Se siete molto sensibili non mancheranno le lacrime, alcune parti sono veramente da: "vuoi che muoro?" Ma se sono sopravvissuto io in teoria ce la possono fare tutti.

Come avrete capito sono quindi molto entusiasta di questa pellicola, ve la consiglio caldamente, a meno che non abbiate un pezzo di pietra al posto del cuore, possibilità piuttosto alta oggi giorno.
Ne aspetto volentieri il Blu-ray per gustarmelo ancora con calma, per allora mi raccomando, non lasciatevelo sfuggire.



lunedì 5 gennaio 2015

I DVD di Jeeg Robot in edicola!





L'evento è di quelli storici per tutti gli amanti dell'animazione made in Japan, finalmente dopo quasi 40 anni dalla sua prima messa in onda in Italia, Jeeg Robot torna e torna alla grande:
Dal 2 gennaio 2015, l'amatissimo robot di Go Nagai esce in DVD per la prima volta in assoluto nella sua interezza, con sottotitoli fedeli all'originale, e un bel remix audio/video degno dell'opera. Come per Goldrake
parliamo di un edizione da edicola, in allegato a Corriere della sera e a Gazzetta dello sport, questo con tutte le conseguenze che porta.

Partiamo dalla parte grafica, rispetto a Goldrake, devo dire che mi sa meno di vintage come design, e la cosa mi piace, anche se alcune disattenzioni non le concepisco, vedi il testone di Jeeg con il naso lasciato bianco in copertina nella confezione del primo DVD.


Andiamo a un po' di foto prese live:
Carina la serigrafia del DVD

Abbiamo ancora le confezioni di cartone come nella serie di Goldrake. Qui si nota bene il naso lasciato bianco di Jeeg.


I menù sono molto semplici e funzionali.

Molto belli i settei originali che si trovano all'interno della confezione.






Le uscite totali saranno 12, con cadenza settimanale, ci sono 4 episodi a DVD. Il primo disco costa  1,99, il secondo  5,99, dal terzo in poi costeranno tutti  9,99. Sono state ripristinate le parti censurate nella versione andata in tv da noi, invero non sono tantissimi minuti, ma vedendo la serie con i sottotitoli fedeli all'originale ci si rende conto di come l'adattamento italiano dell'epoca fosse piuttosto grossolano, anche se, a livello affettivo e di voci, rimane davvero bello; degna di nota, da questo punto di vista, la pulizia audio che è stata effettuata sulle vecchie tracce, ora tutto suona davvero bene e pulito.
A livello video, devo dire che la serie è stata ben restaurata, anzi rispetto a Goldrake, ho notato un quadro più stabile e definito, anche se ho potuto constatare che rispetto ai DVD giapponesi c'è un'eccessiva saturazione dell'immagine, una leggera sfocatura, e che in alcuni casi il quadro è stato leggermente tagliato; niente di drammatico eh, personalmente sono abbastanza contento del risultato finale, anche se personalmente avrei preferito una qualità più vicina alla fonte originaria.

Una cosa che mi ha fatto storcere un po' il naso, è che non sono state tradotte le sigle con gli appositi sottotitoli, ma a questo dovrebbero porre rimedio poi con l'edizione Deluxe. Anche le anticipazioni degli episodi successivi non li avrei lasciati così muti, fanno veramente strano, anche se c'è da dire che da noi quelle parti non sono state mandate in onda e quindi non dispongono del doppiaggio.

Yamato Video, sicuramente poi farà uscire un box set con tutta la serie, ma questo è tutto da valutare, soprattutto sui contenuti di una versione rispetto che l'altra. Spero nel caso che aggiustino la mira su eventuali mancanze di questa versione. In ogni caso, possiamo gridare un BENTORNATO Robot d'Acciaio, era decisamente ora. Accattatevelo!




Per maggiori info sulla collana: Cliccate qui


Come si presenta la serie una volta finita. Da notare che si intravedono 3 DVD in più rispetto alle uscite preventivate.