lunedì 27 novembre 2017

Ciao Alita



Quando sei arrivata nella mia vita, ormai nel lontano 2003, mai avrei immaginato che tu potessi entrarmi tanto nel cuore. Devi sapere, cara Alita mia, che ho sempre preferito i gatti a voi cani. Ero quindi piuttosto reticente quando ti portarono a casa. I primi tempi continuavi ad abbaiare dietro ai due gatti che allora vivevano con noi, e mi ci è voluto tempo per imparare a convivere con te e le tue esigenze. Quando è morto papà, nel 2006, sono diventato a tutti gli effetti il tuo padrone, il tuo vero e proprio punto di riferimento e ogni volta che ti ho volto lo sguardo mi stavi già guardando a tua volta. Il tuo sguardo ha sempre trasmesso solo una cosa nei miei riguardi: amore.
Amore incondizionato, un amore così trascendentale che so bene che non proverò mai più in tutta la mia vita e che solo voi esseri evoluti sapete dare.

Te ne sei andata in modo così repentino, lo stesso in cui sei arrivata ad illuminare la mia vita. Sei stata la mia compagna più devota, sempre pronta ad accogliermi e a starmi vicino, che io fossi triste, nervoso, non è mai importato per te, a te è sempre interessata solo la mia presenza.
Andandotene ti sei portata via un pezzo del mio cuore, quel pezzo rimarrà con te per sempre e nessuno te lo toglierà mai.

Mi hai dato così tanto che nemmeno in dieci vite potrei mai ripagarti, ma spero in parte di essere riuscito a farti sentire amata. Perdonami se non sono riuscito a essere un padrone sempre attento, se spesso sono stato preso da me stesso, così tanto da non accorgermi che avevo già accanto il tesoro più prezioso. Mi manchi e mi mancherai per sempre. Un giorno mi riporterai quella parte di me che ora sta con te. Per allora ti aspetterò in modo devoto come hai fatto tu in tutti questi anni.

Ti amo cucciola mia.