mercoledì 13 marzo 2024

Labyrinth: Jareth and Sarah In the illusionary Maze

 

"Con rischi indicibili, e traversie innumerevoli, ho superato la strada per raggiungere il castello oltre a città di Goblin, per riprendere il bambino che tu hai rapito"



Labyrinth, il film cult di Jim Henson ha sempre avuto un posto speciale nel mio cuore; quando ho visto questa statua in scala 1:6 di Weta workshop con i 3 protagonisti della pellicola me ne sono innamorato. Sarah and Jareth in the Illusionary Maze riproduce una parte del labirinto illusionario di scale intrecciate in stile Escher, dove su e giù non hanno conseguenze o direzione.
Realizzato in resina polistone di altissima qualità con scultura fisica dell'artista Jane Wenley. La statua ha una tiratura limitata in soli 500 pezzi nel mondo. 

Appena estratta dalla scatola il diorama non ho potuto fare altro che emozionarmi per la bellezza di questo pezzo. Le statue sono molto dettagliate e somiglianti. Ho letto varie critiche alla scultura di Jareth - David Bowie, ma una volta visto dal vivo è tutto diverso. Se siete amanti del film originale non potrete fare altro che adorare questa statua. Piccola nota dolente: ho notato che per valorizzarla ha bisogno di una buona illuminazione altrimenti tende un po' a spegnersi, complice una colorazione un po' tenue.

Per ulteriori dettagli vi lascio al consueto video dal canale YouTube del blog, 

Entra con me nel magico mondo dei Goblin dove tutto è possibile e scopri con me se vale la pena o meno comprare questa statua limitata.


Dimensioni:
(W x H x L) 30.5 cm x 57.5 cm x 30.5 cm
Peso:21.826 lbs (9.9 kg)

Per comprarla: QUI

    






sabato 2 marzo 2024

Baldios Pose Plus


"Baldios l'invincibile
lo seguiremo finché ci sara`
Baldios l'indistruttibile
per il bene dell'umanità"



 

La sigla italiana è all'acqua di rose ma Baldios è uno degli anime più di impatto e sottovalutato di sempre. Consiglio in particolare la visione del film che è pure tristemente attuale. Di questo mecha hanno fatto varie versioni ma raramente lo hanno riprodotto bene e di moderno esiste poco. 

Finalmente anche tra le mie zampette il Baldios prodotto dalla Pose Plus, ditta particolarmente attiva nei trasformabili. Modello molto di impatto, alto e ben proporzionato. Peccato un controllo qualità altalenante e una trasformazione a tratti machiavellica. Premia con grande posabilita e con snodi molto stabili (anche troppo).

In vetrina fa una gran scena, altamente consigliato a patto di trovarlo a un buon prezzo.

Il mio consiglio è di prenderlo dal Giappone. Grazie al negozio della Jungle sono riuscito a portarlo a casa appena sopra sui 330, cosa un po' difficile ora dato le quotazioni che ha raggiunto questo soggetto. A mio parere non dovreste andare oltre i 400 massimo, oltre non ne vale davvero la pena, lasciate perdere gli speculatori.

Vi lascio a qualche foto e a uno short che gli ho dedicato sul mio canale YouTube:



 




sabato 20 gennaio 2024

Il ragazzo e l’airone: tutto sul film del momento!

Oggi parliamo di Ghibli e in particolare del titolo del momento: Il ragazzo e l’ airone, dodicesimo film del Maestro Hayao Miyazaki.

Durante la Guerra del Pacifico, il giovane Mahito Maki perde la madre in un incendio in un ospedale di Tokyo; due anni dopo Mahito e suo padre si trasferiscono in campagna, dove abitava la famiglia di sua madre e sua zia Natsuko, ora incinta e moglie del padre. (Wow)
Il dodicenne fa fatica ad accettare la sua nuova vita, non avendo completamente superato il lutto della madre.
Se questo non bastasse, una strana figura lo tormenta: è un airone cenerino, che sembra richiamarlo a sé.Mahito, infastidito, sceglie di seguire l’airone cenerino nonostante abbia un cattivo presagio: è così che si ritrova catapultato in un luogo fantastico e misterioso, che gli svelerà qualcosa in più di sé e della sua famiglia.
(Cit.)

Dopo Si alza il vento, ormai più di 10 anni fa, il sensei Miyazaki aveva annunciato l’ennesimo ritiro, per fortuna ha poi cambiato idea salvandoci dall’oblio. Già, perché senza ghibli che mondo sarebbe?

A tal proposito mi ha colpito una sua dichiarazione: «Non c’è niente di più patetico che dire al mondo che andrai in pensione per via della tua età e poi ritornare per l'ennesima volta. È davvero possibile accettare quanto ciò sia patetico e comunque sia farlo? Un anziano che si illude di essere ancora in grado, nonostante la sua dimenticanza geriatrica, non dimostra di aver superato il proprio meglio? Sì, potete scommetterci».

Da notare che lo Studio Ghibli nel frattempo si era diviso, è stata quindi una bella impresa rimetterlo insieme, molti infatti avevano preso strade diverse.
Il ragazzo e l’airone è uno dei film più ambiziosi di sempre nel campo degli anime, probabilmente tra i più costosi, tanto che si è avvalso anche della collaborazione dello studio Ponoc per essere finito, e ha avuto un budget praticamente illimitato. Per recuperare le spese lo studio Ghibli ha stipulato contratti con piattaforme di streaming come Netlifx per riuscire a coprire gli ingenti costi del film.
Uno dei produttori ha dichiarato: “Penso che abbiamo speso più soldi per realizzarlo più di qualsiasi altro film mai realizzato in Giappone. "

La cosa si è tradotta in un’opera visivamente splendida, monumentale, a tratti stupefacente e avvolgente.

Il film ha avuto una lavorazione di ben 7 anni, rallentato sia dal perfezionismo del regista che dalla pandemia di Covid 19. Terminato ad ottobre 2022, è stato distribuito nelle sale giapponesi il 14 luglio 2023. La sua uscita non è stata preceduta da alcuna campagna promozionale a parte un singolo poster, non sono state divulgate immagini o informazioni circa la trama. Questa scelta ha portato molta curiosità al film, infatti a oggi ha incassato più di centoquarantotto milioni di dollari. Viene acclamato dalla critica cinematografica e vince numerosi riconoscimenti, tra cui il Golden Globe per il miglior film d'animazione, diventando così il primo anime a vincere questo premio.
In Italia è primo al botteghino praticamente dal giorno della sua uscita: il primo gennaio.

Il titolo originale: È voi come vivrete? È preso da un romanzo di Yoshino Kenzaburo, ricevuto dal regista da giovane dalla madre. La pellicola prende il libro come spunto iniziale mescolando elementi autobiografici con altri due romanzi, Il libro delle cose perdute di John Connoly e La torre spettrale di Edogawa Ranpo. Il titolo internazionale, Il ragazzo e l’airone, è una precisa scelta dello studio Ghibli.

Il film, contiene diverse citazioni degne di nota tra cui: Federico Fellini e Giorgio De Chirico.
L’adattamento italiano, come per il precedente Ghibli Eawrig la strega, conferma l’assenza di Gualtiero Cannarsi alla direzione del doppiaggio. Abbiamo così finalmente dialoghi chiari e privi di sintassi astrusa grazie a Francesco Nicodemo che ne ha curato la traduzione, Roberta Bonuglia per l’adattamento e Alessandro Rossi per la direzione del doppiaggio.

Chi mi segue sa che, negli anni passati mi sono battuto affinché i Ghibli potessero avere un adattamento degno di questo nome, visto l’enorme successo che sta avendo questo film spero quindi che Lucky Red possa riadattare i vecchi Ghibli a cui ha lavorato Cannarsi ma la vedo molto dura.
La trama di questo anime è piuttosto complessa e stratificata. Lo stesso Miyazaki dopo una proiezione in anteprima ha dichiarato: “Forse non l'avete capito. Nemmeno io stesso lo capisco”. (Pensate con i dialoghi di Cannarsi che delirio ne sarebbe uscito. 🙀)

Uscito dalla sala sono rimasto un po’ frastornato, se visivamente coinvolge ed emoziona, alcuni passaggi non mi hanno totalmente convinto e l’ho trovato un po’ troppo denso di avvenimenti confusi. Si percepisce che ci sia tanto di autobiografico, alcuni temi d’altro canto sono ricorrenti nel cinema di Miyazaki. Le musiche di Joe Hisaishi sono davvero splendide.

Mi riservo quindi di rivederlo, d’altro canto i film Ghibli si prestano a più visioni, mi domando solo,se questo sarà davvero il testamento artistico di un maestro che continua a emozionarci a ogni lavoro che compie.E voi avete visto il Ragazzo e l’airone? Vi è piaciuto? Potete scrivermelo qui sotto nei commenti.
Alla prossima!




domenica 7 gennaio 2024

Kazuhiro Ochi - Super Robot & Hero Artworks 2




Recensione del secondo artbook dedicato a Kazuhiro Ochi uscito il 25 dicembre in Giappone. 
Il volume è incentrato sulle opere realizzate dall’artista per Toei e Tohokushinsha Film Corporation e include un’illustrazione originale di Uchū Taitei Goddo Shiguma (God Sigma, l’imperatore dello spazio). Kazuhiro Ochi è nato il 19 febbraio 1962 nella prefettura di Gifu, si è trasferito da solo a Tokyo nel luglio 1978 all’età di 16 anni.

 Debutta come animatore con il film Uchū majin Daikengō (Daikengo il guardiano dello spazio). Nel 1979 studia sotto la guida del geniale animatore Yoshinori Kanada, che gli cambia la vita quando vede il suo lavoro. Nel 1980 realizza il suo primo disegno originale per Taiyō no Shisha Tetsujin Nijūhachi-gō (Super Robot 28) e nel 1987 debutta alla regia e al character design con l’OVA Gakuen Tokusō Hikaruon (Campus Special Investigator Hikaruon). Nel 1987 diventa il primo regista e il primo character designer dell’animazione televisiva Lady Lady!! (Milly – Un giorno dopo l’altro). Nel 1989 ha spostato la sua attenzione sull’industria dei videogiochi, dove ha scritto e diretto la storia originale della serie Cosmic Fantasy, che non era solo un gioco di consumo, ma anche una serie a fumetti e un OVA. Nel 2003 ha iniziato una serializzazione webcomic di tre anni di Dynamic Heroes, in cui gli eroi robotici delle opere di Gō Nagai si riuniscono per svolgere un ruolo attivo.

Negli ultimi anni, ha lavorato alla serie Soul of Chogokin, D.C. (BANDAI SPIRITS) come supervisore generale e alle illustrazioni del packaging. Kazuhiro Ochi è famoso per le sue numerose illustrazioni di DVD/BD. Nel libro sono inclusi: Combattler V, Vultus V, Generale Daimos, Daikengo, Daltanious, God Sigma, Il prode Raideen, Arbegas, Laserion, Guyslugger, Tecno Boyger e Zero Tester





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Recensione del primo volume:👇🏻 
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domenica 19 novembre 2023

Lady Oscar - Le rose di Versailles anatomia dell'anime



Vi propongo la mia video recensione del libro su Lady Oscar “Anatomia dell’anime”, edito da Yamato video. Di seguito la descrizione del mook dai profili social dell’editore milanese.

“Sono passati 40 anni dall’uscita in Italia di “Lady Oscar”, un cartone animato che continua a affascinare il pubblico oltre i confini nazionali e generazionali. Celebriamo questo cult dell’animazione giapponese con Le rose di Versailles. Anatomia dell’anime, un mook che unisce il formato di rivista a contenuti da libro. Questo formato popolare in Giappone offre monografie dettagliate su vari argomenti, rivolte agli appassionati desiderosi di conoscenze specifiche. Il libro analizza in profondità l’anime Le rose di Versailles. Si focalizza sulla struttura, l’ordine di presentazione e l’originalità del testo e delle immagini. Contiene inoltre illustrazioni di Michi Himeno e approfondimenti sulla produzione dell’animazione e sul successo del manga originale. Le interviste ai doppiatori e l’analisi dei personaggi aggiungono prospettive uniche alla storia. L’interazione tra testo e immagini amplifica l’esperienza, rendendo il lettore parte integrante della storia”. 

Per comprarlo: qui




domenica 8 ottobre 2023

Incontro con Junichi Hayama - intervista a Simone Buonfantino

 

A cena con il sensei Hayama


In questi giorni ho avuto l’onore di incontrare il sensei Junichi Hayama, uno dei disegnatori formati sotto l’ala di Masami Suda, in particolare la loro collaborazione nasce in Hokuto No Ken, anime leggendario che ha segnato la mia adolescenza. 

Del sensei Hayama ho già uno splendido shikishi, ma incontrarlo, cenare e pranzare con lui è stata un’esperienza surreale. Peccato il gap della lingua. Di lui ricorderò sempre la bravura nel disegno e quando mi ha chiamato “Hiroshi Shiba” per via della collanina che indossavo. Cosa curiosa: mi ha detto che il suo anime storico preferito è Combattler V. Sull’arte italiana si domandava perché ci sono così tanti nudi maschili nelle sculture e poche femminili; domanda pertinente ma che fa pensare visto che è conosciuto più che altro per aver ritratto molti eroi maschili.

Purtroppo non tutto é andato come avrei sognato; complici imprevisti e inutili cattiverie. Nel video vi racconto la mia esperienza, indi non voglio dilungarmi sul blog.

Voglio solo scrivere che l’arte è di tutti, e che certi autori meritano maggior rispetto, sia da parte degli addetti ai lavori sia dei fans che a volte dimenticano che oltre ad avere un grande artista davanti hanno un uomo. Aggiungo che quando si organizzano eventi è bene essere rispettosi dei visitatori, non possiamo essere visti solo in funzione dei soldi che facciamo guadagnare, gli ospiti vanno rispettati a prescindere.

Ho avuto inoltre occasione di intervistare Simone Buonfantino, fumettista con all’attivo collaborazioni prestigiose con Marvel, DC e Disney.

Buona visione!



martedì 26 settembre 2023

sabato 29 luglio 2023

Pensieri sparsi su Barbie

 



Barbie verrà probabilmente ricordato come il fenomeno dell’estate 2023, eppure raramente ho visto un’opera tanto divisiva. Sui social, già prima che uscisse il film, leggo tantissime persone che si dicono fiere di non vedere certa spazzatura, che è puro trash, una roba per sottosviluppati.

Per non parlare di quelli che dicono di amare il cinema ma che non andranno a vedere Barbie a prescindere perché è solo una mera operazione commerciale. Ho una notizia per voi, le major non sono onlus, quasi tutti i film sono fatti per staccare biglietti e viviamo in un momento storico di grossa crisi del settore, il fatto che tanta gente stia andando al cinema per vedere questo film ci dovrebbe solo che fare piacere, o preferiamo masturbarci davanti alle nostre pellicole preferite in sale buie e solitarie destinate a sparire nel tempo? 

Barbie, è un film molto intelligente e ben fatto. La regista Greta Gerwing ha confezionato una tempesta perfetta sia negli intenti che nel risultato. Un film che diverte, che gioca sugli stereotipi, che ribalta continuamente ruoli e situazioni. Apparentemente pensato per un pubblico giovane in realtà si adatta all’intelligenza dello spettatore. Ecco, e qui mi duole dirlo, la regista ha sovrastimato l’intelligenza del pubblico medio. Chi non sa cogliere le provocazioni di cui è intrisa la storia e vede solo i Ken come zerbini dimostra di non averci capito molto. La messa in scena è volutamente esagerata in tutto.

La trama parte da Barbie stereotipo, Margot Robbie (qui anche produttrice del film), perfetta creatura di Barbieland, un luogo dove le donne ricoprono i ruoli più importanti della società mentre gli uomini, i Ken, se ne stanno in spiaggia aspettando un cenno dalle loro Barbie sempre prese tra feste e autocelebrazioni. La svolta si ha quando Barbie stereotipo si accorge che qualcosa inizia a non andare nella sua routine perfetta, decide così di andare nel mondo reale accompagnata da Ken, un grande Ryan Gosling, per cercare di ristabilire le file della sua vita. 

Una sorta di fiaba plasticosa, un po’ Pinocchio, un po’ musical, un po’ femminismo, umorismo ed  emancipazione. Barbie, intendiamoci, non è un film perfetto, non ha nemmeno la pretesa di esserlo. 


Gioca e lo fa bene, sfotte il machismo, sfotte noi uomini e tutte le nostre idiozie, le disuguaglianze, ci sto, infondo non risparmia manco le donne e il loro bisogno di protezione e perfezione. Ho adorato le citazioni a Kubrick, l’atmosfera colorata e pop, l’umorismo continuo, i momenti di riflessione. Ma più di tutto mi ha colpito la parte finale, quel balletto struggente sulle note di “I’m Just Ken” con un Ryan Gosling in stato di grazia. Mannaggia quella canzone mi è entrata in testa e pare non volerne uscire più

Non sono totalmente convinto del finale, forse troppo Collidiano, d’altro canto la pellicola cerca anche di spiazzare un po’ lo spettatore e lo capisco. Ognuno di noi è semplicemente in cerca della sua dimensione in questo viaggio che chiamiamo vita, giusto? Così l’ho inteso io.

Ma perché questo film sta facendo arricciare così tante labbra ancora non mi è totalmente chiaro. È rosa? Parla di una bambola? Mette gli uomini in secondo piano. La Mattel ci vuole rubare la vita? Oddio, che scandalo, bravi, bravi maschi alpha, dimostrate che voi siete diversi, che vi lavate con la benzina e che non siete pecore che corrono al cinema solo perché un film sta piacendo a tanti, se piace a tanti sarà sicuramente una boiata perché a voi non la si fa mica eh. Naaaaaaaa, voi siete delle volpi. Mi raccomando, continuiamo a giudicare roba senza averla manco vista che andiamo avanti bene. Continuiamo a guardare senza capire o contestualizzare.

Ah, aggiungo una roba che non mi è piaciuta, il doppiaggio italiano è ottimo e apprezzo la decisione di non doppiare le canzoni, ma Pino Insegno, oddio solo a me ha stancato? 

Per il resto finisco dicendo solo una cosa: W Barbie, lunga vita al cinema!






venerdì 16 giugno 2023

Nippon Shock Magazine N.9 - Dossier su Jeeg Robot D’acciaio




Sul nuovo numero di Nippon Shock Magazine, il n.9, c’è un super dossier dedicato a Jeeg Robot D’acciaio. 40 pagine dense di informazioni con la copertina del sensei Roberto Ferrari, artista celebre per i suoi lavori in Tatsunoko e Square. Inoltre si parla di Orange Road, Babil Junior e tanto altro.
Per saperne di più vi lascio al consueto video tratto dal mio canale YouTube:




mercoledì 14 giugno 2023

Ciao a John Romita SR.




Ci ha lasciato serenamente John Romita SR. celebre artista diventato famoso grazie al suo Spider-Man. John ha raccolto il pesante fardello dell’eredità di Steve Ditko ed è riuscito a non farlo rimpiangere. Il suo meraviglioso stile, la sua eleganza, le sue bellissime donne sono diventate un classico, tanto da far diventare Spidey una delle figure più iconiche di sempre.
Non a caso ancora oggi tutti si ispirano al suo Spider-man stilisticamente.
Romita negli anni è diventato un simbolo della Marvel, dando sempre un apporto fondamentale all’arte dei comics. Non si contano le storie, i personaggi a cui ha lavorato, le copertine. 

Personalmente le sue donne hanno segnato il mio immaginario tanto da diventare un impossibile metro di paragone, una delle mie prime cotte è stata Gwen Stacy e non ho mai totalmente digerito la sua dipartita fumettistica. John ha saputo infondere bellezza, dinamismo, potenza alle sue tavole. Un maestro che ha segnato indelebilmente la storia dei comics. Mi ha instillato l’amore per il fumetto tanto da portarmi a studiarlo per decenni. Con John se ne va l’ultimo pezzo della Marvel storica, un pezzo del mio cuore e della mia infanzia. 

Grazie di tutto John, la tua arte rimarrà per sempre. Sei nell’Olimpo dei grandi.















venerdì 2 giugno 2023

40 anni di Lady Oscar - Incontro con Cinzia De Carolis






Sabato 27 maggio 2023, si è svolto un bellissimo evento presso Yamato Shop a Milano per festeggiare i 30 anni di attività e i 40 anni di Lady Oscar. Ospite d’eccezione: Cinzia De Carolis, voce italiana di Oscar e di tanti altri personaggi. Finalmente ho coronato il sogno di incontrare questa grandissima doppiatrice e tutto è andato oltre qualsiasi mia più rosea aspettativa. Cinzia è una persona splendida. Ama incontrare i fans e ricevere affetto, si dona in modo spontaneo e genuino senza atteggiamenti divistici di sorta. 
Durante la nostra conversazione la De Carolis mi ha parlato in modo entusiastico di Romano Malaspina, suo “padre” in Lady Oscar.

 


Le dediche della De Carolis. La prima accanto a quella della sensei Ikeda.


Ho avuto modo di parlare anche con il figlio della De Carolis, Lorenzo Crisci, anch’esso attore, mi ha colpito che non ha ancora mai visto l’anime di Lady Oscar. Mi ha parlato della fortuna di avere una madre come la sua, dei valori che gli ha trasmesso e della motivazione che lo ha spinto a scegliere la stessa professione della madre; d’altro canto Lorenzo andava in sala di registrazione accanto alla mamma già da bimbo, questo gli ha messo il seme che poi ha germogliato nell’amore per il lavoro del doppiatore.

All’evento presente anche un’altra doppiatrice, Beatrice Caggiula, mi ha parlato di come il lavoro del doppiatore sia spesso sottovalutato, di varie persone che si sono espresse malevolmente verso la sua professione. Mi è dispiaciuto constatare che ci sia in giro così tanta ignoranza in materia. Un doppiatore è a tutti gli effetti un attore e compie qualcosa di molto difficile, non si limita certo a muovere la bocca davanti a un microfono, è assurdo solo pensarlo.

Ho avuto modo di chiedere a Francesco Di Sanzo, ragguagli sull’uscita di Lady Oscar in Blu-ray: la cosa è ancora lontana ma, a quanto ho capito, vale sicuramente la pena attendere.

Ho confezionato un video dell’evento, purtroppo non ho avuto modo di usare molto materiale della conferenza ma spero possa essere comunque di vostro gradimento. 
Buona visione!




venerdì 21 aprile 2023

Il consiglia manga - EP. 4: Initial D

Torna la rubrica del consiglia manga e lo fa alla grande con una delle opere più attese e sospirate nel nostro paese: Initial D. Finalmente J-Pop ci ha portato in Italia l’opera di Shuichi Shigeno nella sua versione più completa. Questa versione è curata da Dario Moccia, cosa che ha creato un po’ di polemiche aggiuntive. Vuoi qualche traduzione letterale, vuoi le persone che non sono mai contente, questo Initial D esce da noi con qualche tribolazione. Ho voluto tributare quest’opera parlandone in un video proprio per andare al nocciolo della questione, cercando di essere il possibile imparziale.


Nel video vi parlo del manga e di questa discussa edizione di un cult.

Per comprarla con link affiliato: https://amzn.to/3Nb1re2




venerdì 31 marzo 2023

Ricordando Brandon Lee



Brandon Lee, figlio del celebre attore e artista marziale Bruce Lee, ha lasciato un'impronta indelebile nell'industria cinematografica nonostante la sua carriera sia stata tragicamente interrotta in giovane età. 
Il 31 marzo 1993, durante le riprese del film "Il Corvo", Brandon venne accidentalmente ucciso da una carica di polvere presente nel proiettile utilizzato durante le riprese del film dall’attore Michael Massee. La carica era rimasta all'interno del fucile utilizzato per una scena in cui gli sparavano, ma l’arma era stata modificata per sparare solo a salve. Durante una scena successiva, il fucile venne utilizzato accidentalmente e la carica di polvere rimasta nel cannone esplose colpendo Lee all'addome e causandone la morte a soli 28 anni. Il film fu dedicato a Brandon e alla sua futura moglie Eliza Hutton.

Oggi sono esattamente 30 anni che siamo senza Brandon Lee, voglio ricordarlo con le sue parole più significative: "Siccome non sappiamo quando moriremo, siamo portati a pensare alla vita come ad un pozzo inesauribile, eppure ogni singolo fatto accade solo per un certo numero di volte, e spesso si tratta di un numero limitato...quante volte ci ricordiamo di un certo pomeriggio della nostra infanzia, un pomeriggio che fa così profondamente parte del nostro essere, senza il quale non riusciremmo nemmeno a concepire la nostra esistenza. Forse quattro, cinque volte, forse anche di meno. Quante volte vediamo sorgere la luna piena... forse venti, eppure tutto ci sembra senza limite."


Curiosità personale: quasi 10 anni fa ho incontrato James O’Barr, autore del fumetto del Corvo. Ricordo indelebile la firma che mi ha fatto sul disegno che ho dedicato a Brandon. Qualche foto qui sotto.